Il sistema operativo di Google che fa rinascere i vecchi pc è realtà: Chrome OS Flex

Google fa sapere che il sistema operativo Chrome OS Flex è pronto per la distribuzione generale con un occhio particolare ai vecchi PC e Mac che vogliono tornare a nuova vita con un sistema operativo veloce, scattante e sicuro.

Il sistema – annunciato a febbraio – è finalmente disponibile in una prima versione stabile, permettendo di trasformare vecchie macchine in sistemi in grado di offrire svariati servizi.

Google afferma di aver certificato il sistema operativo per oltre 400 dispositivi, tra cui computer Apple, Dell e HP, tutti in grado di far girare Chrome OS Flex in modo fluido e stabile.

La lista completa è consultabile a questo indirizzo, anche se potete provare a installare il sistema su qualsiasi PC che rispetti i requisiti minimi.

Come dicevamo i sistemi “certificati” sono più di 400, inclusi l’iMac 21,5″ metà 2010, il Mac mini fine 2014, alcuni MacBook Air 11″ (metà 2012, 2013, 2024) e 13″ (inizio 2015 e 2017) e altri ancora.

ChromeOS Flex può essere definita la versione “light” di ChromeOS. Grazie alla tecnologia CloudReady di Neverware è possibile trasformare un vecchio PC o Mac in un Chromebook.

ChromeOS Flex offre ovviamente molte funzionalità del “fratello maggiore”, come gli aggiornamenti in background, la protezione contro i malware e la gestione di app e policy aziendali attraverso Chrome Enterprise Upgrade.

Ci sono però alcune limitazioni, tra cui l’assenza del supporto per Google Play Store e le app Android. I requisiti hardware minimi sono: processore Intel o AMD a 64 bit, 4 GB di RAM, 16 GB di storage e drive USB.

Come installare Chrome OS Flex

L’installazione di Google Chrome OS Flex richiede la creazione di una chiavetta USB con 8 GB o più di spazio libero mediante il browser Chrome e l’estensione Chromebook Recovery Utility.

Partendo da questa pagina potete vedere tutte le FAQ necessarie per procedere al download e all’installazione.

Benché Chrome OS Flex nasca in prima istanza per recuperare vecchi sistemi “consumer” da destinare a un’esperienza principalmente basata su browser, Google in un post sul proprio blog ha illustrato il potenziale del sistema operativo anche in ambito enterprise, spiegando come 200 Nordic Choice Hotels l’abbiano usato per ripristinare 2000 computer Windows in circa 2 giorni dopo un attacco ransomware. Inoltre, potrebbe essere una soluzione interessante anche per le scuole, dove l’hardware datato è purtroppo molto diffuso. Chrome OS Flex, essendo basato sul browser, si avvantaggia della stessa infrastruttura di sicurezza di Chrome.

Mentre gli utenti singoli possono usarlo gratuitamente, quelli aziendali che desiderano sfruttare le potenzialità di gestione di Chrome Enterprise Upgrade dovranno pagare dopo una trial di 30 giorni fino a 50 dispositivi.

L’azienda punta anche sul messaggio ecologista per rendere più appetibile Chrome OS Flex. “Nel mondo, ogni anno, vengono generate 40 milioni di tonnellate di e-waste – è come buttare 800 portatili al secondo. Aggiornare i dispositivi a Chrome OS Flex anziché sostituirli del tutto è un modo efficace per ridurre gli sprechi e prevenire questo problema crescente”.

Google dichiara anche che i dispositivi che eseguono Chrome OS Flex consumano in media il 19% di energia in meno rispetto ad altri computer. Di conseguenza, la catena Nordic Choice Hotels “risparmierà fino a 1,5 milioni di chili di CO2 nei prossimi otto anni, l’equivalente di quanto permetterebbero di risparmiare 2.000 acri di foresta matura”.

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