The Following – Recensione

The Following è una serie televisiva statunitense ,di genere thriller, trasmessa in America per 3 stagioni dal 2013 al 2015 sulla rete televisiva Fox, in Italia è stata trasmessa sul canale Mediaset Crime dal Febbraio 2013 a Settembre 2015.

Kevin Bacon ,interpreta con piacevole stanchezza l’agente dell’FBI Ryan Hardy, un personaggio piuttosto standard: un combattente del crimine ,forse alcolizzato, che arresta Joe Carroll(James Purefoy), un temuto serial killer ossessionato da Edgar Allan Poe.

E’ subito chiaro che Carroll, non è il tipico assassino ordinario, dal carcere usa il suo carisma alla Hannibal Lecter per riunire maniaci in una setta, al solo scopo di creare panico nelle strade uccidendo quante più persone innocenti possibile.

IL numero e l’identità degli psicopatici della rete di Carroll non vengono rivelati, quindi è difficile sapere chi è e chi non è un membro: è difficile dire se qualcuno sta semplicemente abbracciando il suo migliore amico per salutarlo o si sta preparando a eseguire un’appendicectomia a sorpresa; è difficile vedere l’arrivo della violenza – e tanto più scioccante quando accade.

The Following Recensione

The Following riscrive i canoni del crime drama e non potrebbe essere diversamente visto che è partorito dal brillante cervello dello scrittore di Scream Kevin Williamson, che realizza un prodotto dal gusto letterario dove l’epopea del protagonista comincia lì dove sembra essere finita, ovvero la cattura del cattivo.

C’è un mistero profondo e oscuro al centro della serie e, proprio come il team dell’FBI coinvolto, non siamo ancora del tutto sicuri di cosa sia, quello di cui siamo consapevoli è che non bisogna chiedersi chi è l’assassino ma piuttosto “di chi ti puoi fidare?”

La sceneggiatura non è però priva di difetti, a volte la trama può apparire vuota e artificiosa come quando Hardy flirta con l’ex moglie dell’assassino ma il tutto è ben bilanciato e compensato dal sangue e dagli omicidi minuziosamente descritti.

Non è sicuramente una serie per schizzinosi, ma questa onestà drammatica e viscerale e la cura dei dettagli, che tante polemiche hanno scaturito in America aiutano lo spettacolo a sfidare i criteri di quello che può essere un genere altrimenti noioso e stereotipato.

Dal nostro inviato in america

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