Da oggi il cambio di residenza online, ecco come fare

Da oggi è attivo il servizio di cambio di residenza online con un click, direttamente dal portale dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Il servizio è attivo in tutta Italia, ecco come fare.

In tutta Italia è ora possibile registrare digitalmente le richieste di cambio di residenza direttamente dal portale dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr).

Richieste di trasferimento della residenza da un Comune a un altro, di rimpatrio dall’estero per i cittadini italiani iscritti all’AIRE (l’Anagrafe Italiani residenti all’estero) e di cambio di abitazione nello stesso Comune da mercoledì 27 aprile sono a portata di clic.

Una rivoluzione digitale che, assicura il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, è solo all’inizio.

Come fare il cambio residenza online

Il servizio, raggiungibile da anagrafenazionale.interno.it, è infatti un insieme di semplici e chiari moduli web, in parte da compilare in modo semplice e in parte pre-compilati con le informazioni che già si sanno di noi.

Per prima cosa bisogna fare l’accesso certificato, via Spid, Cie o Cns. Dopo si clicca su Cambio residenza. Bisogna poi dire se si fa un cambio verso una nuova residenza o verso una famiglia esistente.

cambio di residenza online

 La piattaforma ha diversi menu sulla sinistra: generalità, stato civile, cittadinanza, famiglia, residenza, immobile, allegati, riepilogo.Le generalità, lo stato, la cittadinanza, i componenti della famiglia e l’attuale residenza li conosce già. I dati sono già precompilati. Bisogna indicare per quali componenti è chiesto il cambio residenza. Per la nuova residenza bisogna indicare i dati, ossia l’indirizzo e anche il titolo posseduto che dà diritto al cambio: casa di proprietà, affitto, comodato d’uso gratuito o altro titolo che l’utente può specificare

Fondamentale anche indicare le fasce orarie di reperibilità per il controllo dei vigili, previsto dalla legge.In riepilogo vediamo se manca qualche dato necessario; la piattaforma ci avvisa e ci dice cosa bisogna aggiungere.

Dal ministero all’innovazione (MITD) fanno sapere che i tempi per il cambio non sono indicati perché l’esito della richiesta non è automatico; dipende dalla correttezza delle informazioni e dal controllo dei vigili, con tempi dipendenti da singolo Comune.

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