Sonos Roam, come va lo speaker portatile più piccolo di una bottiglia da mezzo litroHDblog.it

Piccolo sarà anche bello ma in ambito audio è raramente efficace, per ovvi motivi fisici. Le dimensioni – pur non essendo l’unica variabile in gioco – rappresentano un limite oggettivo per i driver e tutti gli altri componenti che garantiscono potenza e profondità al suono che fuoriesce da uno speaker.

Anche per questo, l’uscita del nuovo Roam rappresenta una sfida abbastanza inedita per Sonos. La società californiana, che in questi anni ci ha abituato a prodotti di medio calibro – anche sul fronte dei portatili – non si era mai cimentata col genere ultra-portatile, un filone che conta ormai tantissimi modelli Bluetooth ma non sempre di grande qualità.

La possibilità di utilizzare il prodotto in anteprima per qualche giorno ci ha permesso di ricavare alcune impressioni più concrete e di rispondere al dubbio che ci è nato spontaneo fin dal giorno dell’annuncio: vale davvero la pena spendere 179 euro per quello che, in fin dei conti, è uno speaker che più che per la qualità audio è associato all’idea di portabilità e versatilità?


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