Recensione Nubia Red Magic 6: la scheda tecnica non bastaHDblog.it

Continuano le nostre avventure nel mondo dei gaming phone, una categoria di dispositivi pensata per un bacino di utenti molto ben definito e estremamente ridotto, ma che spesso solletica l’attenzione anche di chi non è interessato al mondo del gaming mobile per via delle soluzioni hardware avanzate e di un prezzo di listino che, in molti casi, risulta decisamente più interessante di quello di un classico top di gamma.

Del perché questo approccio sia sbagliato ho già discusso nella recensione del Legion Phone Duel, quindi non riprenderò il discorso da capo (ma vi invito a leggere i primi paragrafi per avere un’idea di cosa sia un gaming phone e a chi può servire), limitandomi a ricordarvi che questa categoria di smartphone porta con sé dei vantaggi molto importanti per chi vuol fruire di un certo tipo di esperienza di gioco, ma lo fa trascinandosi dietro degli svantaggi che riguardano comparti molto apprezzati e ricercati dall’utente classico. Uno su tutti la qualità fotografica, motivo per cui se si è alla ricerca di un dispositivo ben bilanciato e meno caro di un tradizionale top di gamma è bene rivolgere la propria attenzione verso dispositivi più a fuoco.

Detto ciò veniamo al protagonista di questa recensione, il nuovissimo Nubia Red Magic 6. Chi ne ha seguito le vicende nel corso delle ultime settimane saprà che si tratta di uno smartphone incredibilmente promettente sulla carta. D’altronde parliamo del primo dispositivo pubblicizzato con un display AMOLED a 165Hz (campionamento a 500Hz), 12GB di RAM e 128GB di memoria UFS 3.1 per la variante base, un potente Snapdragon 888 sotto al cofano, una ventolina integrata che promette di mantenere basse le temperature durante le sessioni di gioco più intenso, grilletti dorsali touch a ben 400Hz e una batteria da 5.050 mAh.


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