LinkedIn nella bufera: sottratti i dati di 500 milioni di profili, indagini anche in ItaliaHDblog.it

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Un nuovo rilevante episodio di diffusione non autorizzata di dati personali ha interessato un importante social network: dopo il caso che ha riguardato Facebook, tocca a LiinkedIn affrontare una vicenda simile. L’allarme è stato lanciato da CyberNews che ha evidenziato come siano stati messi in vendita nel dark web circa 500 milioni di profili LinkedIn: 2 dollari per ottenere un campione con circa 2 milioni di dati, 1.800 dollari per il database completo.

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La fonte ha avuto modo di esaminare una piccola porzione del database, appurando che conteneva informazioni come l’ID di LinkedIn, il nome completo, l’indirizzo e-mail, il numero di telefono, il collegamento ad altri profili LinkedIn e a quelli di altri social network. I gestori del social dal canto loro affermano che le informazioni diffuse non provengono solo dai profili LinkedIn, ma sono un’aggregazione di dati provenienti da più parti:

Abbiamo indagato su un presunta serie di dati di LinkedIn che sono stati messi in vendita e abbiamo stabilito che si tratta in realtà di un’aggregazione di dati provenienti da una serie di siti web e aziende


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