iOS 15 non sarà presente su alcuni dispositivi Apple. su quali device si potrà installare?

Il sito Wccftech ha mostrato l’elenco ufficioso dei device Apple che potranno essere aggiornati ad iOS 15.

La fonte ritiene che Apple potrebbe abbandonare il supporto per iPhone 6S, iPad Air 2 e gadget precedenti.

Elenco dettagliato dei device che possono essere aggiornati a iOS 15 / iPadOS 15:

  • iPhone 12, iPhone 12 Pro;
  • iPhone 12 Pro Max;
  • iPhone 12 mini;
  • iPhone 11 Pro Max, iPhone 11 Pro, iPhone XS Max, iPhone XS;
  • iPhone 11, iPhone XR;
  • iPhone X;
  • iPhone 8, iPhone 7;
  • iPhone 8 Plus, iPhone 7 Plus;
  • iPhone SE 2020;
  • iPod touch di settima generazione;
  • iPad Air 4;
  • iPad Pro da 11 pollici (1a e 2a generazione), iPad Pro da 12,9 pollici (3a e 4a generazione);
  • iPad Pro 2021;
  • iPad mini (5a generazione), iPad Air (3a generazione);
  • iPad Pro da 9.7 e da 10.5″.

Un elenco simile è trapelato molto prima, ma in questo ci sono molte aggiunte, quindi sembra essere più completo. 

Tuttavia, vale la pena ricordare che l’elenco non è stato confermato da Apple, quindi vi consigliamo di prenderlo con “un pizzico di sale”.

Abbiamo già fornito un elenco delle funzionalità che dovrebbero apparire con iOS 15. Tra queste, possiamo menzionare i widget interattivi, il menù delle impostazioni revisionato, la Dark Mode sempre attiva, funzionalità simili a macOS, maggiore sicurezza e via dicendo.

Abbiamo persino sentito che lo scanner di impronte digitali Touch ID potrebbe tornare in una veste tutta nuova, ma questa è solo una speculazione frizzante a riguardo. Per convenzione, iOS 15 arriverà ufficialmente nel corso del prossimo autunno.

Di recente, Apple ha iniziato a spingere gli aggiornamenti iOS 14.5 e iPadOS 14.5. Sebbene la parte più degna di nota di questa spinta sia stata la rinnovata politica sulla privacy, ci sono stati anche molti cambiamenti importanti. Fra questi citiamo lo sblocco di Face ID anche indossando la mascherina sanitaria, l’aumento dell’intelligenza di Siri.

Inoltre, questa versione rende il monitoraggio delle app più trasparente: d’ora in poi, qualsiasi software dovrebbe chiedere in anticipo le autorizzazioni agli utenti. Solo dopo averlo ricevuto, possono monitorare l’attività dei clienti e raccogliere i loro dati.

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