Il mondo è cambiato anche grazie a lui: 10 anni dalla scomparsa di Steve Jobs

Il 5 ottobre 2011, Steve Jobs si spense nella sua abitazione di Palo Alto. Il mondo è cambiato grazie alle sue invenzioni , ripercorriamo la sua storia.

10 anni scomparsa Steve Jobs

Le origini di Steve Jobs:

Figlio di due giovani studenti appena 23enni, Joanne Carole Schieble e il siriano Abdulfattah “John” Jandali, Abdul Latif Jandali viene dato in adozione a Paul Reinhold Jobs e Clara Hagopian, due persone semplici residenti a Mountain View, Santa Clara, California.

Nel discorso del 2005 davanti agli universitari, Jobs racconta che la madre biologica avrebbe voluto una laurea anche per lui. Non arriverà mai. 

Dopo il diploma a Cupertino, si iscrive al college di Portland ma lascia dopo appena un semestre.

Tornato in California dopo alcuni viaggi, Jobs fondò la Apple insieme a Steve Wozniak, a 21 anni, nel 1976.

Portò l’azienda dall’iniziale garage in cui tutto cominciò, a essere quotata in borsa nel 1980, vendendo 4,6 milioni di azioni a 22 dollari ciascuna.

La Apple

10 anni scomparsa Steve Jobs
Un’immagine giovanile di Steve Jobs

Dal 1976 al 1980 la Apple passa dalla produzione del primo computer, Apple I, alla quotazione in borsa per 256 milioni di dollari.

Nel 1984 arriva l’Apple Macintosh, con sistema operativo a interfaccia grafica, tastiera e mouse: una rivoluzione.

Ma seppur pionieristiche, le creazioni Apple rimangono di nicchia di fronte a giganti come Ibm e Microsoft. U

n anno dopo Jobs si dimette da Apple in contrasto con l’amministratore delegato Jhon Sculley, per rientrare poi nel 1996, in soccorso alla sua “creatura” ormai quasi moriboda.

E nel frattempo? Già che c’è, acquista la Pixar e fonda la società Next Computer. Dopo il Macintosh, l’altra rivoluzione sono l’iMac e l’iPod, lettore digitale di musica che nel 2001 diventa il più venduto al mondo.

Cambia il modo di fruire la musica.

La seconda fase in Apple

E’ il momento della svolta.

Da questo momento Steve Jobs diventa “Steve Jobs”, il guru, il comunicatore, il trascinatore nell’era digitale.

Semplicità e cura del design dei prodotti della Mela si uniscono al messaggio del fondatore. Nascono l’iPod, iPhone, iPad, oltre che nella nuova gamma dei computer iMac. 

La genialità di Jobs il visionario sta tutta nel reinventare cose che già ci sono (i computer, gli smartphone, i lettori mp3) introducendo novità ed esperienze nuove, design accattivanti. E – come detto – aggiungendo il messaggio. Basti pensare all’estetica dei lanci dei nuovi prodotti Apple: lui da solo sul palco, con l’inconfondibile lupetto nero.

Tutti gli occhi su di lui, come una sorta di cerimonia laica. In un corto circuito che potrebbe sembrare surreale, il motto di Apple “Think Different”, usato tra gli anni Novanta e Duemila, si applicava a prodotti che – grazie anche alla creazione degli Apple Store – hanno omogeneizzato la fruizione della tecnologia. 

L’eredità di Steve Jobs

Da quando è morto, grazie anche al mistero che l’ha avvolto negli ultimi tempi, Jobs è diventato protagonista di libri, graphic novel e film.

I suoi cimeli sono battuti all’asta a cifre record: l’ultimo è stato il suo cv di quando aveva 18 anni, battuto all’asta a 174.757 dollari. Ma a voler essere meno profani e più poetici, se c’è qualcosa che davvero resta dell’uomo Steve Jobs è la sua “fame”, la stessa che ha fatto diventare un 18enne spiantato alla ricerca di lavoro alla Hewlett-Packard, un miliardario. 

Durante il famosissimo discorso alla Stanford University, Steve Jobs disse anche: “Non sprecate il vostro tempo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui inquini la vostra voce interiore.

Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e il vostro intuito. Tutto il resto non conta”. Un testamento che fa vibrare ancora le corde di milioni di persone nel mondo. 

Vi lasciamo con il suo discorso più famoso:

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