Gli Influencer silenziati dal down di Whatsapp, Instagram e Facebook: cosa è successo

Poco dopo le 17.30 di lunedì 4 ottobre Whatsapp, Instagram e Facebook sono andati down e con loro è crollato il mondo degli Influencer

La peggiore interruzione della galassia dei social network dal 2008. 

Whatsapp , Instagram e Facebook non funzionanti per ore.

Il sito downdetector.it ha raccolto migliaia di segnalazioni diffusi in maniera omogenea su tutta Italia. E, anzi, dopo pochi minuti si scopre che il malfunzionamento sta interessando l’Europa e anche diverse aree nel resto del mondo.

Come spesso accade in questi casi, una raffica di segnalazioni ha invaso Twitter che, invece, procede spedito senza intoppi, così come Telegram.

Israele ha addirittura dichiarato lo stato di emergenza cyber e ha detto di essere in contatto con gli Usa.

Gli utenti hanno segnalato problemi di accesso alle app, ma anche di connessione al server e di caricamento dei contenuti.

Insomma per ore zero possibilità di mandare o ricevere un messaggio. Un picco di segnalazioni al sito downdetector.com è arrivato verso le 17. 

Un picco impressionante rispetto allo standard di segnalazioni arrivate in giornata. Non è dato ancora sapere ancora quali siano i motivi del crash.

In down ad esempio anche il sito WhatsApp web per utilizzare sul pc la piattaforma di messaggistica.

Immediato il tam tam tra gli utenti, molti dei quali sono ovviamente andati in panico data l’importanza che i social hanno nella nostra vita di relazione. Al di là delle segnalazioni ai siti specializzati, molti utenti – come detto – si sono scambiati post su Twitter che invece funziona regolarmente: e sono subito balzati in testa gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown.

Per dare un’idea, alle 17.47 su downdetector.it c’erano oltre 17mila segnalazioni riguardanti Instagram e addirittura oltre 44mila segnalazioni per WhatsApp. Facebook ha raggiunto le quasi 11mila segnalazioni. Numero in costante aumento con il passare dei minuti.

Whatsapp, Instagram e Facebook cause del down:

Il down – secondo la testata americana di tecnologia The Verge – pare sia da collegarsi ai DNS (Domain Name System) cioè i sistemi che associano gli indirizzi generali – come facebook.com, ad esempio – ai singoli indirizzi IP che vengono impiegati dagli utenti. Quindi, una sorta di saturazione che la piattaforma social ha sperimentato altre volte individuando, come tempi di risposta, qualche ora prima che i suoi problemi potessero essere risolti.

Il Codacons contro gli Influncer

“Al di là degli innegabili disagi, il down di Instagram e di Facebook rappresenta una liberazione dallo strapotere degli influencer che in Italia dettano legge sui social network e bersagliano i propri follower di pubblicità martellanti”. Questa la posizione del Codacons. Che aggiunge: “Gli Influencer finalmente sono stati silenziati e, almeno per qualche ora, dovranno tacere e non potranno dire la loro su tutto e spesso a sproposito, o sponsorizzare i propri prodotti commerciali“. Per l’associazione dei consumatori questa è una vera e propria “cura disintossicante”che avrà benefici “soprattutto per i più giovani e per quella fascia di utenti costantemente connessa e che ha difficoltà a fare a meno dello smartphone e dei social network”.

A picco in Borsa

Azioni giù di oltre il 5% e perdite per 6,1 miliardi di dollari per Mark Zuckerberg: sono i numeri della giornata nera di Facebook. Una giornata che era iniziata con la ‘talpa’ di Facebook uscita allo scoperto con l’accusa al social di mettere il profitto al di sopra della sicurezza. 

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