Dopo le macchine fotografiche compatte, i navigatori satellitari e gli iPod, il prossimo oggetto a scomparire sarà il portafogli.

Android consentirà di avere i documenti comodamente sul telefono: è l’addio al caro vecchio portafoglio?

In questo periodo difficile a causa del COVID-19 stanno nascendo molti progetti per supportare i cittadini di tutto il mondo tramite dispositivi mobili e un approccio più digitale.

Google ha deciso di lavorare sugli smartphone per renderli dei portadocumenti.

Nelle ultime ore Big G ha infatti rilasciato un comunicato sul suo blog ufficiale per annunciare Android Ready SE Alliance.

Un consorzio fondato dal colosso di Mountain View e a cui aderiranno i partner che intendono rendere i nostri telefoni dei veri e propri portadocumenti: carte di identità, chiavi di casa e dell’auto, patenti, passaporti, portafogli e altro ancora.

Il servizio si chiamerà Identity Credential e ti consentirà di avere sul telefono la tua carta d’identità, la tua patente e il tuo passaporto.

Inizialmente sarà in esclusiva sui nuovi top di gamma 2020 che monteranno il nuovo chip Qualcomm Snapdragon 865 – il più potente della casa statunitense, compatibile con il 5G e pronto per giocare un ruolo da padrone sulla scena mobile nel corso del prossimo anno – ma destinato poi ad essere disponibile su tutti gli smartphone nel corso dei prossimi anni.

Vista l’importanza del servizio, ci sarà sicuramente bisogno di ulteriore livello di sicurezza (per ora si è parlato di mettere al sicuro i dati con due impronte digitali) e di renderlo disponibile anche se sei a corto di batteria, per non rischiare di rimpiangere il tuo «vecchio» documento di carta.

Certo, servirà tempo per farci abituare all’idea, per adattare lo standard alle diverse tipologie di documenti e per consentire ai singoli stati di intervenire per dare un contorno legale al documento digitale e stabilire quali sono i criteri da seguire per velocizzare la pratica.

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