Bando per 1000 giovani per il Servizio Civile Digitale: di cosa si tratta e come fare domanda

Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministero per le politiche giovanili hanno pubblicato bando rivolto agli enti iscritti all’albo del servizio civile universale per la presentazione dei programmi che daranno il via alla sperimentazione del Servizio Civile Digitale.

Lo scopo dell’iniziativa è formare 1.000 giovani volontari che ricopriranno il ruolo di “facilitatori digitali”, contribuendo a migliorare le competenze digitali di migliaia di cittadini.

Gli enti iscritti all’albo avranno tempo fino alle ore 14 del 29 luglio 2021 per presentare i programmi di intervento che vorranno implementare, da realizzarsi esclusivamente in Italia. Mentre a giugno è previsto un evento formativo per gli enti interessati a partecipare al bando, le cui modalità di iscrizione non sono ancora state comunicate.

Il Servizio civile digitale fa parte del Piano operativo della strategia nazionale per lo sviluppo delle competenze digitali di base, previste dai ministeri per le Politiche giovanili e per l’innovazione tecnologica, nell’ambito della strategia Italia digitale 2026 e del Servizio civile universale. Inoltre rientra nell’ambito del programma Reskill and upskill del Next generation Eu. Per ora, il bando appena aperto è ancora in fase di sperimentazione, ma dovrebbe essere esteso e ampliato nel triennio 2021-2023.

“Le ragazze e i ragazzi – ha dichiarato la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone – potranno essere vettori del cambiamento digitale, supportando la transizione del paese verso il cloud, l’interoperabilità, verso una cultura di approccio digitale ai servizi pubblici”. Mentre il ministro per l’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, ha sottolineato l’importanza di arrivare alla soglia di almeno il 70% di popolazione digitalmente abile entro il 2026. “Non possiamo trascurare il capitale umano – ha aggiunto – perché grazie al digitale possiamo costruire una società più moderna e inclusiva”.

Tutti i dettagli sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.

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