Controllo remoto per macOS: alla scoperta di Supremo, software per lo Smart WorkingHDblog.it

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Il perdurare della pandemia ha ormai trasformato le abitudini lavorative di moltissime persone, portando al radicamento del fenomeno dello smart working. Sempre più professionisti – e non solo – hanno trasformato il proprio modo di lavorare per adattarlo alle nuove esigenze: è fondamentale la capacità di rispondere prontamente al mutare delle condizioni, ed essere quindi in grado di poter lavorare da casa come in ufficio, senza sacrificare la produttività.

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Questo ormai vale per tantissime persone che operano nei settori più disparati, dall’IT (supporto e assistenza tecnica di system admin, help desk etc.) sino al mondo dell’impresa e dei professionisti (come studi legali, commercianti, architetti e così via, oltre alle piccole e medie imprese). Per molti questo scenario richiede l’accesso remoto al terminale presente nella propria postazione lavorativa e per fare ciò è necessario affidarsi ad un buon software che garantisca immediatezza e facilità d’uso, oltre a sicurezza e un’ampia compatibilità con tutte le principali piattaforme disponibili sul mercato.

Tra le soluzioni che rispondono a questa descrizione troviamo SupRemo, il software dedicato all’accesso e al supporto remoto disponibile su Windows, macOS, Linux, Android e iOS, sviluppato dall’italiana Nanosystems. L’applicazione è già presente sul mercato da diverso tempo (oltre 1 milione di utenti settimanali, distribuita in 110 Paesi nel mondo) e oggi vi vogliamo parlare della versione dedicata a macOS, grazie a cui è possibile effettuare l’accesso su altre macchine basate sul sistema operativo Apple e non solo. Questa versione del client, infatti, supporta anche la connessione bidirezionale con i PC Windows. Ma vediamo come funziona.


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